Insegnante: Continuiamo con il racconto di Tommaso. Che cosa fece Tommaso dopo?
Takako: Scese dalla carrozza e si trovò in un lungo sconosciuto.
***
Che dà molto meglio l’idea della vastità dell’ignoto…
Insegnante: Continuiamo con il racconto di Tommaso. Che cosa fece Tommaso dopo?
Takako: Scese dalla carrozza e si trovò in un lungo sconosciuto.
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Che dà molto meglio l’idea della vastità dell’ignoto…
Kyoko: La ragazza aveva gli occhi neri e i capelli sicuri.
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Almeno una certezza ce l’aveva.
La cartoleria dove volevo andare era chiusa.
Però poi già che ero lì, sono andata in un negozietto per gatti lì vicino, tradendo il mio fornitore abituale di croccantini-per-gatti-con-insufficienza-renale (che da qui in poi chiameremo "pusher").
"Buonasera", dice il pusher biondino, giovinetto, con l’accento nordico (inglese?)
In effetti i croccantini per la mia gattina ce li ha, ma mi dice che è proprio una mia fortuna personale che gliene sia rimasta una confezione, perché era proprio sicuro di averli finiti.
Hmmm, chissà se sarò fortunata anche col prezzo.
"Fortunatissima, vengono solo 17,90 euro [tipo il prezzo della bistecca alla fiorentina, ma vabbe’ ], ma siccome oggi è il suo giorno fortunato, per lei solo 17 euro".
Olé.
"Le interessa un topolino?"
Gulp. Eh? Un to-po-li-no?
"Sì, offriamo noi, un topolino in regalo, visto che è la festa dei lavoratori, festeggiamo regalando un topolino".
Così me ne esco con un chilo di croccantini, un topolino di peluche da regalare alle gattine e un bel sorrisetto di buonumore, perché poi a cambiare strada si trova sempre qualche persona carina.
Edizione straordinaria!
Kaoru: Mi sono innamorata di una borsa.
Insegnante: Ah… E com’è questa borsa?
Kaoru: Marrone.
Insegnante: Di che materiale?
Kaoru: E’ in pelle di bidello.
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… che riporta alla mente la poltrona in pelle umana di fantozziana memoria.
Insegnante: Hiroko, cosa ne pensi dei cibi biologici?
Hiroko: Penso che facciano molto bene alla salute tutti i cibi senza conservatori.
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Anch’io preferisco cibi progressisti.
Insegnante: Continuiamo con la storia di Tommaso: Tomomi, che cosa fece Tommaso dopo essere arrivato alla stazione?
Tomomi: Appoggiò in terra la sua pressante valigia.
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Sai quelle valigie che per chiuderle ti ci devi sedere sopra insieme a qualcuno? Ecco, dicesi "valigia pressante".
A volte la vita è in accelerazione, c’è poco da fare.
Altre volte invece sembra sospesa, nessuno lo negherebbe.
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Quello che mi lascia perplessa in questi giorni è la sensazione di vita sospesa in accelerazione.
Insegnante: Qual è il tuo piatto preferito, Masako?
Masako: E’ una specie di pizza giapponese con moltissimi ingredienti diversi: c’è una pasta con carne e verdure cucinate nel bordo.
Insegnante: Nel brodo.
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Ché sul bordo, poi, cadono.
(Grazie a Masako, che legge sempre il mio blog, per essermi sempre fonte di ispirazione!)
Takako: Tommaso aveva una valigia pensante.
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Tipo che tu devi andare al mare e lei si riempie di costumi da bagno e creme abbronzanti.
Oh, potere, natura
sollevando il tuo corpo nudo,
come, bambini, le pietre
trovare, sotto di esso,
il tuo segreto piccolo e infinito
(J.R. Jiménez)